TETANO


Il tetano è una patologia causata dalle spore prodotte dal Clostridium tetani. Il batterio come tale si trova nel terreno, nell’intestino dell’uomo e degli animali in genere. In questo stato non dà alcun problema di tipo patologico. La malattia si viene ad instaurare quando il batterio colonizza una ferita aperta in cui può proliferare e mandare in circolo le sue tossine la TETASPASMINA ed è questa che causa la sintomatologia clinica. La tossina è in grado di penetrare direttamente nelle cellule del sistema nervoso e qui di causare la sintomatologia della malattia. Il batterio sopravvive in condizioni di mancanza d’aria. Questo fa si che le ferite sporche e contaminate siano il luogo ideale per la sua proliferazione.
In rari casi la via d’ingresso può anche essere rappresentata da alveoli dentali aperti, i cuccioli che rosicchiano tutto presentano questo tipo di problema.

La malattia è occasionale nel cane e rara nel gatto.
La mia esperienza personale in più di 20 anni mi ha portato ad affrontare 4 casi e tutti in cani. La sintomatologia è di carattere neurologico e si può manifestare da alcuni giorni a mesi dopo l’infezione, si ha il riscontro della ferita sporca o si ha di fronte un cucciolo con gli alveoli aperti. I premi segni sono legati ad una rigidità degli arti con l’andatura così detta ” a cavalletto” senza una reale sofferenza da parte dell’animale. In seguito si vengono ad instaurare segni soprattutto riferibili ai muscoli della testa, il cane ha un trisma muscolare che lo fa ” ridere”, si accentua la piega frontale venendosi a creare quasi una cresta. I sintomi si propagano ai muscoli di tutto il corpo, il cane colpito non riesce più a stare in piedi ha le zampe contratte e distese con rigidità diffusa. Non perde mai i sensi è sempre vigile ma non riesce a nutrirsi e a bere. Nell’arco di alcuni giorni sopraggiunge la morte legata alla paralisi del diaframma e dei muscoli respiratori.

In ambito umano esiste la vaccinazione obbligatoria e il richiamo da farsi nel caso in cui ci sia una ferita contaminata.
In ambito veterinario il vaccino non è presente e si ricorre ad una terapia di tipo sintomatico per la sintomatologia neurologica, con tranquillanti per diminuire gli spasmi muscolari che sono estremamente dolorosi. Con ricovero in luogo tranquillo e su materassini morbidi per prevenire le piaghe da decubito,alimentazione forzata con sondino nasogastrico. Si associa il siero antitetanico non specifico per i cani con i rischi di reazioni allergiche e terapia antibiotica mirata con penicilline sistemiche. La terapia può andare avanti anche per alcune settimane prima che il paziente riesca a riprendersi e purtroppo non sempre il decorso è benevolo.

I segni clinici possono essere confusi anche con avvelenamento da stricnina o da piombo. In entrambi i casi il decorso è molto più rapido e non si riscontrano ferite infette. La miglior cura come sempre è la prevenzione, la disinfezione con acqua ossigenata e il lasciare la ferita a contatto con l’aria pulita in modo tale che i batteri non prolifichino blocca il clostridium e con esso la produzione di tossine.
Nella mia esperienza personale ho trattato 4 casi, tutti cani e giovani. La mia realtà è legata al canavese a Montanaro per la precisione, i rischi ambientali legati ai campi sono maggiori rispetto ad una realtà metropolitana, ma il tetano è sempre presente semplicemente perchè il clostridium è nell’ambiente e le sue spore possono sopravvivere per anni all’esterno e ai disinfettanti utilizzati normalmente.
Fortunatamente la maggior parte è sopravvissuta.