Le temperature miti di questi primi giorni d’autunno favoriscono il perdurare e il proliferare delle zecche.
Con esse aumentano i rischi delle malattie che possono veicolare ai cani.
La principale tra queste, nella nostra zona del canavese e della provincia di Torino ma ritrovabile anche in tutta la penisola, è la PIROPLASMOSI (o babesiosi). Le zecche sono portatrici di un microrganismo che viene iniettato al cane durante il pasto di sangue. Dopo un’incubazione di alcuni giorni questi microrganismi fanno esplodere i globuli rossi dove si erano andati a riprodurre. Il cane manifesterà febbre alta, dolore all’addome e la pipì potrà presentarsi scura, tutto associato ad abbattimento e inappetenza.
La malattia è curabile e guaribile ma se presa tardivamente si possono avere danni permanenti al fegato e ai reni.
Per cui è fondamentale continuare la prevenzione con gli antiparassitari durante tutto l’anno e non abbassare mai la guardia.